DOMENICA 06 OTTOBRE 2019 ore 18:00
PRINCIPESSE UN CORNO!
Sala San Giovanni XXIII – Piazza Giorgio Piloni, 11 – Belluno (BL)
In occasione dell’inaugurazione dell’ Anno Accademico 2019/20 dell’Università Popolare di Belluno
viaggio musicale negli stereotipi femminili
alla ricerca di una vera parità di genere
Coro dell’Università Popolare di Treviso
diretto da Erica Boschiero
con la partecipazione di
Gerardo Pozzi cantautore
Daniela Barzan voce narrante
Il 20 gennaio 2018 le Nazioni Unite lanciano l’allarme: “le donne guadagnano il 23% meno degli uomini, è il più grande furto della storia”. E non è che l’ultimo dato di una serie lunga millenni, che conferma come, dopo il lungo percorso di emancipazione femminile, ancora oggi le donne vengano sistematicamente discriminate, stigmatizzate, caricate di ruoli a cui corrispondere, pena la pubblica gogna o la violenza verbale e fisica, dentro e fuori le mura domestiche.
Attraverso un excursus storico e sociologico sulla figura e il ruolo della donna dal medioevo ad oggi, passando per la rivoluzione femminista, snodandosi tra letture, canzoni popolari e canzoni d’autore, il coro accompagnerà il pubblico a riflettere sul ruolo della donna oggi, sulla sua posizione nella società e sugli stereotipi che ancora gravano su di essa.
Ad accompagnare il coro e le letture sarà presente anche il cantautore Gerardo Pozzi, che darà voce al vissuto di uomini che a loro volta cercano di muoversi in un contesto che cambia. Perché una vera emancipazione potrà avere luogo soltanto se uomini e donne cammineranno insieme, guardandosi e riconoscendosi nella loro diversità e facendo di quest’ultima un valore, garantendosi uguali diritti ed opportunità, verso il futuro.
Coro dell’Università Popolare di Treviso
Il coro nasce nell’ autunno 2006 su iniziativa dell’allora Presidente dell’Università Popolare Auser di Treviso Luisa Tosi e della cantautrice Rosanna Trolese, che per molti anni si è occupata di canti a tema sociale e popolare, per creare un’occasione di socializzazione tra persone prevalentemente ultra-sessantenni e di riflessione su particolari contenuti di carattere storico e sociale.
Tra gli spettacoli realizzati in questi anni ricordiamo quello nato in occasione del 150° anniversario dell’Unità di Italia, che propone una ventina di canti rappresentativi di tutte le regioni d’Italia eseguiti in italiano e nei vari dialetti locali, e “La storia siamo noi”, excursus storico-sociologico sul tema della grande emigrazione veneta del periodo di fine ‘800 e prima metà del ‘900 e sulla storia dei lavori tipici locali dell’epoca, spettacolo che prevede accanto ai canti una sequenza di letture a cura dell’associazione SelaLuna e una proiezione di oltre 200 immagini e filmati a tema.
Gli spettacoli sono stati presentati nei diversi circoli Auser, in auditorium e piazze della provincia di Treviso e del Veneto, spesso arricchiti dalla presenza di cantautori locali come Erica Boschiero, Francesca Gallo, Giorgio Barbarotta, Davide Camerin, Alberto Cantone, Alberto Cendron, Leo Miglioranza e Gerardo Pozzi.
Nella primavera del 2017 la maestra Rosanna Trolese passa il testimone della direzione alla cantautrice Erica Boschiero.
Attualmente il coro è composto una trentina di donne, fortemente motivate a ritrovarsi non solo per amore della musica, ma anche per i contenuti affrontati attraverso le canzoni e per la funzione di integrazione, conoscenza del territorio e socialità che i vari concerti hanno favorito.
Non secondario è l’aspetto di ricerca artistica del coro, di condivisione delle esperienze personali delle coriste soprattutto in relazione ai temi trattati, dell’effetto benefico che la musica corale produce in chi la pratica in una situazione di ascolto reciproco e di rispetto dell’altro.
ERICA BOSCHIERO
“La nuova Joni Mitchell”, “una delle voci più interessanti della canzone d’autore al femminile nel panorama italiano”, così i giornalisti descrivono Erica Boschiero, cantautrice e cantastorie veneta.
E’ stata vincitrice del Premio d’Aponte 2008, del Premio Botteghe d’Autore 2009, del Premio Corde Libere 2013, del Premio Lunezia – Future Stelle 2015, Premio per il Miglior Testo a Musicultura e al Premio Parodi nel 2012 e finalista l’Artista che non c’era e altri premi per musica d’autore.
Ha tenuto concerti in Islanda, Norvegia, Francia, Germania, Svizzera, Estonia, Lettonia, Bielorussia, Ungheria, Nepal e Kazakhstan. Si è esibita in diretta su Rai 2 e Rai News 24, su Radio 1, Radio 2, RSI e molte altre radio nazionali e locali.
Ha in attivo tre album, “Dietro ogni crepa di muro”, “Caravanbolero” e “E tornerem a baita”.
Ha aperto concerti e/o duettato con Gino Paoli, Danilo Rea, Paola Turci, Maria Gadù, Ron, Luca Barbarossa, Neri Marcorè, Mariella Nava, Elena Ledda, Canio Loguercio, Gualtiero Bertelli, Alessio Bonomo, Maria Pia De Vito, Andrea Satta. Collabora regolarmente con il fumettista Paolo Cossi, con Sergio Marchesini ed Edu Hebling.
L’8 marzo 2017 il Sindaco della Città di Treviso le conferisce il Premio “Riflettore Donna”, Civica Onorificenza che premia ogni anno una donna della città distintasi per senso civico e professionalità. www.ericaboschiero.it
GERARDO POZZI
Gerardo Pozzi scrive canzoni da sempre, ma trova il coraggio di pubblicarle solo alla soglia dei quarant’anni.
Ha all’attivo due album autoprodotti (“Sconosciuti e imperfetti” e “Tigrecontrotigre”).
Nel 2014 vince il Premio Fabrizio De André.�Nel 2015 apre il concerto di Roberto Vecchioni, a Treviso, per Suoni di Marca.
Nel 2016 vince il Premio Botteghe d’Autore (come miglior testo). Pur restando uno sconosciuto, riceve critiche positive e sproni da parte di Paolo Conte, Giorgio Conte, e molti altri artisti che ama. Ha in preparazione un nuovo album (“Sono una brava persona”).
DANIELA BARZAN dell’associzioane SeLALUNA
SeLALUNA è un’Associazione che, attraverso progetti di scrittura, lettura, espressione corporea, iniziative legate al campo della letteratura, dell’editoria, dell’arte e manualità, mette a disposizione del sociale un’offerta culturale, ricreativa e di sostegno alla persona.
Mira al benessere e a una migliore qualità di vita soprattutto delle fasce deboli: gli anziani, i soggetti con disabilità, le donne straniere, i carcerati, i bambini ospedalizzati e le loro famiglie, ma si rivolge anche a tutte le persone che trovano- nell’incontro con la parola variamente intesa-occasione di crescita personale.