DOMENICA 09 DICEMBRE 2018 ore 17:30
I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE
Via Giuseppe Maria Terreni, 5 – Livorno (LI)
ingresso 7 euro
info 05861864087 – info@nuovoteatrodellecommedie.it
con Evarossella Biolo, Marco Artusi, Beatrice Niero
tratto dalla fiaba di Hans Christian Andersen
regia, adattamento, drammaturgia Matàz Teatro
produzione Dedalofurioso/Matàz Teatro
Spettacolo di teatro per bambini dai 6 ai 99 anni
Una delle fiabe più famose e irriverenti di Andersen raccontata attraverso il gioco di tre attori che si trasfor- mano sul palco in mille personaggi diversi dal primo ministro alla cameriera, dipingendo in chiave comico- grottesca i vari caratteri di un’intera società. Uno spettacolo dove colori, musica e parole si rincorrono in rima e danzano assieme per stupire e incantare grandi e piccini
Il protagonista è un Re talmente vanitoso, così completamente dedito alla cura del proprio aspetto esteriore da passare le sue giornate davanti allo specchio anziché cercare di rendere il suo regno un luogo migliore. Un giorno due imbroglioni giunti a palazzo si spacciano per tessitori e rivelano di avere a disposizione un nuovo e formidabile tessuto, sottile, leggero e meraviglioso, con la peculiarità di risultare invisibile agli stolti e a tutti coloro che non sono all’altezza del proprio ruolo… Cosa succederà alla corte del Re?
La storia di un’estrema attualità ci racconta molto della nostra società dove l’immagine e la cura dell’apparenza hanno un peso molto forte. Ci parla della nostra difficoltà a fidarci di noi stessi, della paura di dire quello che pensiamo apertamente, della tendenza a compiacere chi ha potere, dell’ipocrisia di fronte al rischio di perdere dei privilegi, della nostra paura di essere giudicati. Ci rivela che solo la schiettezza dello sguardo non ancora strutturato del bambino riesce a rompere il velo di falsità che non ci permette di vedere le cose come sono. Una fiaba che dimostra grande irriverenza nei confronti del potere che è letteralmente messo a nudo e ridicolizzato. “Quando temi di affrontare qualcuno che ti mette in soggezione, immaginalo in mutande davanti a te e ti sembrerà ridicolo, persino indifeso!”