VENERDÌ 18 MAGGIO 2018 ore 18:00
NEVE
Teatro del Costone
#neve #guerra #alpini #dolore #vita
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NEVE è uno spettacolo incentrato sull’elaborazione del lutto. Anche se, in questo caso, si tratta di un lutto “presunto”. Perché ci sono un “presunto morto” e una “presunta vedova”: così almeno sta scritto sul libretto della pensione di guerra. Potremmo sintetizzare così: occorre prendersi cura del dolore, sennò il dolore si trasmette. È il 21 gennaio 1943. Ritirata di Russia. Neve. Tanta. Nell’insensata tragicità della guerra, un uomo, poi dato per disperso, fa la sua scelta fra la vita e la morte. Ma la sua scelta segnerà il destino di molti. Quest’uomo in qualche maniera ritorna “vivo”, come ombra portata dal vento del tempo. Ma l’eco di quella scelta primigenia fra vita e morte ha nel frattempo travolto prima una moglie, poi una figlia, poi un nipote. E il nipote, oggi, esige risposte. Perché ha ereditato il dolore che nessuno, né la madre, né la nonna “presunta vedova”, hanno saputo elaborare. E allora il nipote non ci sta. Basta dolore cattivo. Ci vuole un dolore buono. Per ritualizzare il passaggio ma, soprattutto, il commiato amorevole. E allora il “presunto morto” parla. Un monologo/dialogo che spoglia la guerra della sua storicità, per farne invece un paradigma della condizione umana, fragile e illusoria. Ma anche una voce alta, che tutti noi, in qualche modo nipoti, non vogliamo dimenticare. Perché la morte, vera o presunta che sia, non può togliere vita. Per questo si alza questa voce. Una voce che grida l’attaccamento alla vita, istintivo, viscerale e che ci invita a gioire, ad amare e a inseguire il nostro essere di felicità. Per scioglierla la neve. Tutta.