Vediamo cosa hanno imparato i partecipanti al corso di MONOLOGO BREVE tenuto da Giovanni Betto durante i mesi di ottobre e novembre 2022
Dopo il corso di lettura seduttiva un passo in più verso la capacità di raccontare, di affascinare, di emozionare.
Cos’è che occupa tutta la tua attenzione quando qualcuno ti parla?
E cos’è che invece fa scappare quella tua stessa attenzione quando lo fa qualcun altro?
Quello che dice?
Mmm… anche, ma di solito no: le parole, il contenuto verbale di quello che diciamo, pare che conti solo per il 7%. Il 7%?! Si, il 7%.
E, se ci pensate bene, è abbastanza intuibile che sia così. Altrimenti non si spiega come esistano i talk show, gli opinionisti e le fake news…
Ma allora l’altro 93%? Si divide fra il non verbale (corpo, mimica) e il paraverbale (tono, volume, ritmo della voce).
Ma allora cos’è che fa sì che quel corpo, quella faccia, quella voce, siano così interessanti?
Questo è più difficile da dire.
Per quella che è la mia sensibilità, quello che mi cattura è la verità.
Ah beh, allora è tutto chiaro! Un momento: ma cos’è la verità?
E qua volete un po’ troppo!
Dovete venire al corso di monologo breve, mica potete cavarvela così, a buon mercato!
Intanto impareremo a memoria una storia (breve) e poi cercheremo di raccontarla al pubblico, come attori, come narratori o come meglio desiderate.
Non serviranno molte cose: solo essere curiosi, essere onesti intellettualmente e avere un cuore.
Facile no?!