VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 ore 10:30
Lezione/Concerto ESSERE UMANI
con Erica Boschiero e Paolo Cossi
con il patrocinio di Università degli Studi di Padova, Tavola della Pace, Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani.
Auditorium Dina Orsi – Via L. Einaudi – Conegliano (TV) – Replica riservata agli studenti dell’Istituto Comprensivo “G.B. Cima” di Conegliano
Nel 2018 abbiamo celebrato i 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948), nel 2019 celebriamo i 30 anni della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989) e i 40 anni della Convenzione ONU contro la discriminazione nei confronti delle donne (1979). Ma quanto i ragazzi oggi sono a conoscenza dei diritti di cui sono essi stessi depositari, dei diritti umani e dell’infanzia?
Ricordare il passato, riflettere sul presente, immaginare il futuro, raccontare i diritti umani con le canzoni. La cantautrice Erica Boschiero, forte della sua decennale esperienza nel mondo della scuola, della musica e della sociologia, accompagna i ragazzi in un viaggio nel tempo e nello spazio per capire cosa sono, come si declinano e in cosa sono minacciati oggi i diritti umani.
Il tutto attraverso la musica, strumento privilegiato per parlare alle giovani generazioni, dialogare con loro, avvicinarsi al loro vissuto e alla loro percezione di ciò che li circonda. Le canzoni sono finestre, finestre attraverso cui osservare realtà lontane nel tempo e nello spazio (le canzoni scritte dai cantautori), finestre per esprimere la nostra interiorità, comunicare i nostri pensieri, lasciare una propria impronta nel mondo (canzoni scritte da noi).
Attraverso alcune sue canzoni e brani di grandi cantautori italiani ed internazionali Erica conduce gli studenti in un viaggio alla scoperta dei Diritti Umani, passando attraverso le loro drammatiche violazioni nel corso della storia, le lotte di rivendicazione, fino a giungere ad una riflessione sulla contemporaneità, sulle criticità di un mondo complesso e globalizzato dove i Diritti Umani sono rimessi pericolosamente in discussione e quanto mai a rischio.
I DIRITTI UMANI
I diritti umani sono diritti riconosciuti all’uomo semplicemente in base alla sua appartenenza al genere umano. Sebbene il concetto di diritti umani sia da secoli oggetto dell’analisi di filosofi e giuristi soltanto nel 1948, dopo la Seconda Guerra Mondiale, venne adottata dalle Nazioni Unite la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Dopo aver assistito allo sterminio del popolo ebraico e agli orrori della guerra, il 10 dicembre 1948 le nazioni approvarono e proclamarono questo strumento con lo scopo di salvaguardare i diritti fondamentali e la dignità di ciascun individuo senza distinzione «di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione» (art. 2)
LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child) viene adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 ed enuncia per la prima volta i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo. La Convenzione è rapidamente divenuta il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli Stati. Ad oggi sono ben 196 gli Stati parti della Convenzione.
I principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono la non discriminazione per sesso, razza, lingua, religione, opinione (del bambino o dei genitori), il superiore interesse del bambino in ogni iniziativa pubblica o privata, il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e l’ascolto delle opinioni del minore in tutti i processi decisionali che lo riguardano.
LA CONVENZIONE SULL’ELIMINAZIONE DELLA DISCRIMINAZIONE DELLA DONNA
La Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (CEDAW) è una convenzione internazionale adottata nel 1979 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Trattato internazionale sui diritti delle donne, entrò in vigore il 3 settembre 1981. La Convenzione definisce la discriminazione contro le donne nei seguenti termini: “Ogni distinzione, esclusione o restrizione, sulla base del sesso, che ha l’effetto o lo scopo di compromettere o annullare il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, da parte delle donne, a prescindere dal loro stato civile, su una base di parità tra uomini e donne, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo, senza stereotipo di ruolo di genere.”
Essa stabilisce un programma di azione per porre fine alla discriminazione basata sul sesso: gli Stati che ratificano la Convenzione sono tenuti a sancire la parità di genere nella loro legislazione nazionale, ad abrogare tutte le disposizioni discriminatorie nelle loro leggi e ad emanare nuove disposizioni per premunirsi contro la discriminazione delle donne. Devono inoltre istituire tribunali e istituzioni pubbliche per garantire alle donne una protezione efficace contro la discriminazione e adottare misure per eliminare tutte le forme di discriminazione praticata nei confronti delle donne da parte di individui, organizzazioni e imprese.