A volte ci piacerebbe diventare invisibili: per non andare a scuola, per spiare gli altri e fargli scherzi. Che meraviglia vedere il maestro che non ti può interrogare perché tu non ci sei!! Tirare le trecce alle compagne e vedere che chi viene incolpato è proprio il bimbo che ti sta antipatico, quello che ti prende sempre in giro!
Ma essere invisibili significa anche essere soli, senza poter condividere la gioia dello scherzo, senza poter uscire da scuola e respirare la libertà di essere fuori, senza poter godere dell’abbraccio riparatore della mamma.
E tutto questo Tonino lo scoprirà a sue spese.
Un racconto, questo di Rodari, dalla morale universale che oggi sembra essere più che mai attuale.