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Concerto swing del gruppo “Carlo Colombo 4et” formato da:
Carlo Colombo piano, voce
Stefano Gajon clarinetto, glockenspiel, cori
Renato Peppoloni batteria, cori
Giorgio Panagin contrabbasso, cori
Il concerto prevede l’esecuzione di canzoni originali e cover in chiave jazz-swing dove Carlo Colombo, pianista e cantante, racconta storie di vita quotidiana accompagnato da stimati musicisti jazz a livello nazionale.
Questo tipo di spettacolo crea un’atmosfera d’altri tempi. La sonorità proposta è acustica, raffinata ed accattivante.
Si spazia dal suono classico swing anni ’40-50 fino a sonorità anni ’30.
Questa operazione vuole essere una scoperta o per alcuni una riscoperta delle sensazioni legate ad un genere immortale come lo swing.
Il repertorio è pensato anche per il ballo di coppia swing e lindyhop, nell’ultimo disco è presente la prima versione italiana di “Tain’t what you do” (sigla universamente riconosciuta dei ballerini di lindyhop): DIMMI COME FAI
Oltre al repertorio originale, si affiancano celebri cover in italiano ed inglese: Via con me, In cerca di te, mille lire al mese, All of me, On the sunny side of the street ed altre.
Grande spazio è dato alla musica ed ai musicisti che dialogando tra loro con i loro strumenti diventano veri protagonisti in questo spettacolo e non soltanto dei semplici accompagnatori.
Il Progetto Carlo Colombo nelle sue varie formazioni ha suonato in diversi festival e rassegne jazz tra cui: Arezzo Jazz, Veneto jazz, Jazz & Wine a Gorizia, SanGiezz Festival a Termoli, e numerosi Jazz Club tra cui il “Chet Baker” a Bologna, Il “Vapore” a Marghera(Ve), “Jazz Club 900” a Venezia, “Osteria del jazz” e “Jumpin’Jazz Ballroom” a Milano.
Inoltre ha suonato nel Festival Treviso Street – Food & Jazz nelle edizioni 2016, 2017, 2018; MusicaViva a Cison di Valmarino nel 2017; Suoni Di Marca Treviso nel 2013 e 2018, Swing on the Beach – The italian “Swing Craze” Festival a Pescara nel 2018, Bassano sotto le stelle nel 2018, eventi legati ai festeggiamenti per il Capodanno 2019 e 2020 in un’isola privata delle Maldive.
La parola all’artista:
“Lo swing è un genere musicale che trasversalmente riesce a colpire dai bambini agli anziani perché è una musica energica, acustica, non ha bisogno di amplificazione, di aiuti, di elettronica, per cui le vibrazioni che ne scaturiscono sono sempre delle vibrazioni positive.
Da bambino volevo fare il disegnatore, mi piaceva, sono passato alla musica perché con quest’ultima riuscivo ad avere una tridimensionalità e un’astrazione che con il disegno non riuscivo ad esprimere.
Il pianoforte è bello perché è uno strumento completo. Tu praticamente hai sotto le mani tutta l’orchestra. Il pianoforte è importante, è un po’ considerato il re degli strumenti per questo motivo…perché tu puoi imitare l’orchestra
La necessità di creare non è cambiata nel tempo, la molla è sempre la stessa, trovare dei lati umani o quantomeno romantici da raccontare a cose, persone o situazioni che gli altri non considerano.
Per le influenze musicali devo ringraziare soprattutto i miei due fratelli maggiori, ascoltavano gran bella musica: Rolling Stones, Bowie, Talking Heads, Cure, e tantissimi altri, poi ho capito che per comprendere bene la musica moderna bisognava andare alle origini, musica classica, blues e jazz, e lì ho ascoltato di tutto.
Da mio padre ho ereditato le canzoni anni 40-50 fino a Carosone e Buscaglione, da parte di mia madre il concerto per pianoforte e orchestra di Tcaikovsky ed il film Disney “Fantasia”
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