Finale del Festival degli Incontri
Il concerto “Swing senza età” di Carlo Colombo è dedicato agli anziani, con canzoni da loro conosciute e vissute (come ad esempio Mille lire al mese, E se domani, Ma le gambe, Quel motivetto, La più bella del mondo …) per creare un ponte tra presente e passato, per risvegliare i ricordi e gli affetti, facendo leva sulle tracce che la musica ha lasciato nella memoria a lungo termine.
Gli anziani hanno infatti vissuto la musica in molte delle sue forme, in diverse occasioni e fasi della loro vita: sono stati travolti dalla intensità delle opere liriche, hanno ballato spinti dai ritmi di musiche popolari, sono stati accompagnati dalla radio nei lavori casalinghi, hanno celebrato feste nazionali presenziate da bande municipali o militari, hanno intonato canti liturgici e, alcuni di loro, hanno accompagnato il lavoro nei campi con i canti di lavoro.
Sono sempre più numerosi gli studi e le esperienze che attestano l’utilità della musicoterapia con gli anziani, soprattutto se vivono l’ultima parte della loro vita in istituto. È solitamente proprio nelle strutture residenziali che i pazienti geriatrici hanno l’opportunità di iniziare un percorso preventivo/terapeutico con la musica, che diventa aiuto e sostegno psicologico per l’anziano, che spesso vive il ricovero con forte disagio fisico ed emotivo.
L’ingresso in istituto rappresenta un momento di forte cambiamento delle condizioni ambientali (abbandono della propria casa e del proprio paese), affettive (si lasciano parenti, amici e conoscenti) e comportamentali (mutano a volte radicalmente le abitudini quotidiane); in pratica si interrompe bruscamente un vissuto di continuità, uno stile di vita che può favorire risposte disadattive.
Studi e ricerche psicogeriatriche sostengono che l’istituzionalizzazione può determinare l’insorgere o l’accentuazione di disturbi emotivi e un’accelerazione dell’involuzione intellettiva (Poderico, 1993); in particolare segnalano un impoverimento della vita emozionale dell’anziano che vive in istituto, minore creatività, minore chiarezza percettiva, minore integrità, minore capacità di reazione agli stimoli che agiscono sull’affettività, una tendenza verso la passività e l’inattività, una maggiore chiusura ed una minore reattività all’ambiente, autosvalutazione, sentimenti di apatia e di perdita di speranza o incompletezza (Delicati, 1997).
Bibliografia
PODERICO C., L’anziano. Nuove prospettive in psicologia, Ed. Liviana Medicina, Napoli, 1993.
DELICATI F., Il canto fa venire fuori il paese più in fretta. Esperienze di musicoterapica con gli anziani di una casa-alberg, Ed. Pro Civitate Christiana, Assisi, 1997.