Lezione spettacolo di e con Marco Artusi.
Musiche di Giovanni Frison.
I riflessi di una tragedia immensa come la Shoah sono visibili fino ai giorni nostri, tanto da sentire in tutto il mondo la necessità di riunirsi ogni anno per commemorarne la giornata.
Ma i riflessi sono ancora oggi visibili anche nella necessità già nei giorni seguenti quel 27 gennaio 1945, di porre delle norme giuste, chiare e visibili a tutti che non permettessero che tragedie simili si ripetessero.
Il 1948, non a caso, è stato l’anno in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Ma già poco meno di un anno prima, entra in vigore in Italia la nostra Carta Costituzionale che, a partire dai suoi principi fondamentali, traccia dei solchi invalicabili che regolano la convivenza fra cittadini e società, e in cui si esprimono gli ideali di chi – uomini e donne – combatterono i regimi che portarono all’Olocausto. Una carta dei diritti e dei doveri del cittadino che esprime eguaglianza fisica e spirituale fra tutti, che assicura aiuto a chi ne ha bisogno e offre un riparo a chi veda i propri diritti fondamentali, violati.
Settantacinque anni quest’anno, ci separano da quel riflesso: una carta chiamata Costituzione della Repubblica italiana.
SINOSSI
C’era una grande casa vicino alla stazione, abitata da molta gente, che durante la guerra è stata bombardata. Ridotta a macerie.
Poi, finita la guerra, tutta quella gente, decide di ricostruirla – la grande casa -, per viverci e per lavorarci. E quando si è in tanti si fa prima, ma è necessario trovare delle regole comuni non solo per ricostruire l’edificio ma anche per darsi modalità di convivenza perché altrimenti ognuno fa come vuole e diventa un casino…
Questo hanno fatto le persone che hanno ricostruito la grande casa: hanno cercato di capire quali erano i problemi, ne hanno discusso tutti insieme e poi hanno trovato delle soluzioni.
Alla fine l’edificio è diventato più bello e più grande e le persone che lo abitano hanno scritto dei principi fondamentali che li aiutano a convivere sotto quello stesso tetto.
Una narrazione per parole e musica della storia di un piccolo gruppo di persone, ambientato nell’immediato dopoguerra, per cercare di capire con esempi concreti quali problemi complessi ha dovuto affrontare la nostra prima assemblea nel costituire una Repubblica.