Giovanni Betto è attore e si è formato con diversi artisti e registi, fra cui Mirko Artuso, Andrea Pennacchi, Ramiro Besa, Giacomo Rossetto, Anna Tringali, sulla drammaturgia col regista e drammaturgo Giorgio Sangati, sulla commedia dell’arte con l’attore Fabrizio Paladin e il Teatro del Norte di Oviedo, sul cinema con l’attrice Maria Roveran e sull’uso della voce con la vocal coach Chiara Veronese.
Si dedica al teatro e alla formazione in campo teatrale.
Con Effetti Personali Teatro porta in scena nel 2010 “Un principe, una volpe, una rosa”, liberamente ispirato a “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry e nel 2012 il monologo “Una colomba“, di Luciano Colavero, testo finalista al Premio Riccione, per la regia di Vincenzo Ercole.
Nel 2017 è nel cast del film “Finché c’è prosecco c’è speranza“, di Antonio Padovan, con Giuseppe Battiston, Rade Serbedjia, Liz Solari, Roberto Citran, Silvia D’Amico.
Sempre nel 2017 porta in scena il monologo “Neve”, da lui scritto e interpretato, per la regia di Mirko Artuso, dedicato al nonno disperso in Russia e a tutti coloro che avrebbero potuto esserci, ma non ci sono stati. Spettacolo Premio Teatrale L’Italia dei Visionari 2018 al Kilowatt Festival di Sansepolcro, finalista al Premio Teatrale In-Box 2018 di Siena e al Palio Ermo Colle 2019 di Parma.
Nel 2019 porta in scena “Ginettaccio – Storia di un uomo giusto”, dedicato al grandissimo Gino Bartali, spettacolo scritto e interpretato con il cantautore Paolo Perin e nel 2020 “L’assassino”, monologo tratto da “Il nuovo che avanza” di Michele Serra.