Dopo il corso di lettura seduttiva un passo in più verso la capacità di raccontare, di affascinare, di emozionare.
Cos’è che occupa tutta la tua attenzione quando qualcuno ti parla?
E cos’è che invece fa scappare quella tua stessa attenzione quando lo fa qualcun altro?
Quello che dice?
Mmm… anche, ma di solito no: le parole, il contenuto verbale di quello che diciamo, pare che conti solo per il 7%. Il 7%?! Si, il 7%.
E, se ci pensate bene, è abbastanza intuibile che sia così. Altrimenti non si spiega come esistano i talk show, gli opinionisti e le fake news…
Ma allora l’altro 93%? Si divide fra il non verbale (corpo, mimica) e il paraverbale (tono, volume, ritmo della voce).
Ma allora cos’è che fa sì che quel corpo, quella faccia, quella voce, siano così interessanti?
Questo è più difficile da dire.
Per quella che è la mia sensibilità, quello che mi cattura è la verità.
Ah beh, allora è tutto chiaro! Un momento: ma cos’è la verità?
E qua volete un po’ troppo!
Dovete venire al corso di monologo breve, mica potete cavarvela così, a buon mercato!
Intanto impareremo a memoria una storia (breve) e poi cercheremo di raccontarla al pubblico, come attori, come narratori o come meglio desiderate.
Non serviranno molte cose: solo essere curiosi, essere onesti intellettualmente e avere un cuore.
Facile no?!