Esistono canzoni che piacciono sia ai bambini che ai loro nonni?
Carlo Colombo prova a rispondere a questa domanda con un concerto swing che, come da lui spiegato, è il genere che davvero unisce più generazioni e crea un ponte fra di esse.
Un concerto studiato appositamente per coinvolgere e far cantare sia i piccoli che i grandi.
In concerto può essere proposto in due versioni:
Carlo Colombo Piano e Voce
Carlo Colombo Trio:
- Carlo Colombo piano, voce
- Renato Peppoloni batteria, cori
- Giorgio Panagin contrabbasso, cori
La parola all’artista:
“Lo swing è un genere musicale che trasversalmente riesce a colpire dai bambini agli anziani perché è una musica energica, acustica, non ha bisogno di amplificazione, di aiuti, di elettronica, per cui le vibrazioni che ne scaturiscono sono sempre delle vibrazioni positive.
Da bambino volevo fare il disegnatore, mi piaceva, sono passato alla musica perché con quest’ultima riuscivo ad avere una tridimensionalità e un’astrazione che con il disegno non riuscivo ad esprimere.
Il pianoforte è bello perché è uno strumento completo. Tu praticamente hai sotto le mani tutta l’orchestra. Il pianoforte è importante, è un po’ considerato il re degli strumenti per questo motivo…perché tu puoi imitare l’orchestra
La necessità di creare non è cambiata nel tempo, la molla è sempre la stessa, trovare dei lati umani o quantomeno romantici da raccontare a cose, persone o situazioni che gli altri non considerano.
Per le influenze musicali devo ringraziare soprattutto i miei due fratelli maggiori, ascoltavano gran bella musica: Rolling Stones, Bowie, Talking Heads, Cure, e tantissimi altri, poi ho capito che per comprendere bene la musica moderna bisognava andare alle origini, musica classica, blues e jazz, e lì ho ascoltato di tutto.
Da mio padre ho ereditato le canzoni anni 40-50 fino a Carosone e Buscaglione, da parte di mia madre il concerto per pianoforte e orchestra di Tcaikovsky ed il film Disney “Fantasia”